La passione per gli hamamelis mi venne data da un viaggio fatto il mese di gennaio presso il parco privato di Jelena de Belder in occasione del primo anniversario del la sua scomparsa nel 2004, in Belgio, su invito di un mio caro amico che aveva avuto la fortuna di conoscere personalmente la grande botanica. Durante la visita commemorativa al “bosco degli Hamamelis” rimasi folgorato dalla bellezza e dal profumo di questi nobili grandi cespugli che incuranti delle assai rigide temperature fiorivano copiosamente! Tornato a casa incomincia a cercarli presso i nostri vivaisti, poi anche presso vivaisti specializzati all’estero.
Nel tempo ho raccolto 13 varieta’ ,le piu’ interessanti per il colore ed il profumo. Al momento non introduco nuove cultivars per mancanza di spazio (nel tempo gli hamamelis diventano dei cespugli imponenti e talora piccoli alberetti).
Gli hamamelis che coltivo sono prevalentemente degli ibridi tra il Mollis (cinese,bellissimo ma delicato) ed il Japonica (giapponese,piu’ robusto del cinese), pertanto il nome esatto sarebbe Hamamelis x intermedia.
Gli hamamelis gradiscono il sottobosco luminoso,anche il pieno sole ma in zone fresche e non torride. Fioriscono generosamente da meta’ gennaio a tutto febbraio, incuranti delle rigide temperature notturne,anche sotto zero (i miei in fiore reggono anche i -12!) purche’ di giorno si arrivi sullo zero o poco sopra. Con temperature sui 7-8 gradi sopra zero danno il meglio di se’ ,regalandoci anche un delizioso e sottile profumo sotto i raggi del sole. In estate sono un po’ anonimi sembrando dei grossi noccioli (loro stretti parenti), ma in autunno danno un bello spettacolo con le foglie rosse,arancio o giallo carico.
La riproduzione avviene da seme, ma se si vuole riprodurre una certa varieta’ bisogna usare delle talee da innestare su porta innesti ottenuti da hamamelis virginiana o parrotia. Tollerano qualsiasi tipo di terreno ma non troppo asciutto, in tal caso gradiscono qualche bella e abbondante innaffiata al piede. Resistentissimi al gelo in pieno inverno,non richiedono alcuna protezione.
Il portamento e’ vario con cultivars alte ed erette ed altre invece a portamento orizzontale sino a quello prostrato. Per i piccoli e medi giardini e’ meglio avere varieta’ a portamento eretto (la piu’ comune e facile da gestire e’ Arnold Promise). In cortile sto seguendo una pianta nata da seme con un bel portamento eretto e snello e dalla fioritura giallo oro. Il difetto maggiore degli hamamelis e’ la tendenza a trattenere la foglia secca in inverno che rovina un poco la fioritura, ma col tempo tale abitudine tende a scemare...per altro e’ una caratteristica che va anche rispettata ed apprezzata come tale.